Dispersione della corrente in casa: misurazione, strumenti e cause

La dispersione di corrente elettrica rappresenta un rischio silenzioso che minaccia la sicurezza degli edifici residenziali e dei loro occupanti. Questo fenomeno, spesso impercettibile fino all'insorgere di gravi conseguenze, può provocare incendi, danneggiamenti all'impianto e, nei casi più gravi, folgorazioni. Un'adeguata conoscenza delle tecniche di rilevamento, degli strumenti diagnostici e delle cause scatenanti costituisce l'unica difesa efficace contro questa minaccia.

L'identificazione preliminare di una possibile dispersione di corrente può avvenire mediante l'osservazione di specifici segnali indicativi:

1. intervento frequente del dispositivo differenziale: il ripetuto scatto dell'interruttore differenziale (comunemente denominato "salvavita") in assenza di sovraccarichi evidenti costituisce un chiaro segnale di potenziale dispersione.
2. anomalie nel consumo energetico: un incremento ingiustificato nei consumi elettrici, rilevabile mediante confronto delle bollette precedenti, può indicare la presenza di dispersioni.
3. fenomeni elettrici anomali: La percezione di leggere scariche elettriche al contatto con apparecchiature o superfici metalliche collegate all'impianto elettrico rappresenta un segnale di pericolo che richiede immediata verifica.
4. surriscaldamento dei conduttori: cavi, prese o dispositivi elettrici che presentano temperature elevate durante il normale funzionamento possono indicare dispersioni di corrente.
5. malfunzionamenti degli apparecchi elettrici: comportamenti irregolari delle apparecchiature, come accensioni/spegnimenti imprevisti o prestazioni anomale, possono derivare da dispersioni nell'impianto.

È fondamentale precisare che la conferma definitiva di una dispersione richiede l'utilizzo di strumentazione tecnica specifica e, preferibilmente, l’intervento di un tecnico qualificato in possesso delle competenze necessarie per effettuare misurazioni accurate e interpretare correttamente i risultati ottenuti.

La misurazione professionale della dispersione di corrente richiede l'impiego di strumentazione specifica, conforme alle normative vigenti in materia di sicurezza elettrica.

• multimetro digitale: è uno strumento fondamentale per la misurazione di parametri elettrici quali tensione, corrente e resistenza. I modelli più avanzati consentono la misurazione diretta delle correnti di dispersione mediante apposita funzione.
• tester di isolamento (Megaohmetro): si tratta di un dispositivo specializzato nella misurazione della resistenza di isolamento dei conduttori elettrici. Opera applicando una tensione di prova (generalmente 250V, 500V o 1000V) e misurando la corrente risultante, consentendo il calcolo della resistenza di isolamento. Valori inferiori a quelli prescritti dalle normative tecniche indicano un deterioramento dell'isolamento e potenziali dispersioni;
• pinza amperometrica per correnti di dispersione: è uno strumento di alta precisione specificamente progettato per la misurazione delle correnti di dispersione. Presenta sensibilità elevata (nell'ordine dei milliampere) e consente misurazioni non invasive senza necessità di disconnettere i conduttori;
• tester per interruttori differenziali: un dispositivo che simula una dispersione controllata per verificare il corretto funzionamento degli interruttori differenziali, misurando il tempo di intervento e la corrente di sgancio.
• termocamera a infrarossi: è uno strumento ausiliario che consente l'identificazione di punti caldi nell'impianto elettrico, potenzialmente indicativi di dispersioni di corrente che generano calore anomalo;
• analizzatore di rete elettrica: si tratta di una apparecchiatura avanzata che consente il monitoraggio continuo dei parametri elettrici, incluse le correnti di dispersione, fornendo registrazioni dettagliate utili per l'identificazione di problematiche intermittenti.

L'utilizzo corretto di tali strumenti richiede conoscenze tecniche specifiche e comprensione approfondita dei principi elettrotecnici. È pertanto raccomandabile, in assenza di adeguate competenze, rivolgersi a professionisti qualificati per l'esecuzione delle misurazioni.

Le dispersioni di corrente elettrica possono derivare da molteplici fattori, classificabili nelle seguenti categorie principali.

Il deterioramento dell'isolamento costituisce una causa primaria e include l'invecchiamento naturale dei materiali isolanti, il danneggiamento meccanico dei conduttori, l'esposizione prolungata a condizioni ambientali avverse (umidità, temperature estreme, agenti chimici) e le sollecitazioni termiche eccessive dovute a sovraccarichi ripetuti.

Il salvavita difettoso o il suo non corretto cablaggio può generare dispersioni, malfunzionamenti del circuito elettrico e la conseguente inadeguata protezione all’intero impianto elettrico.  La regolazione della sensibilità del salvavita in base agli ambienti in cui viene installato è una buona regola per prevenire la dispersione di energia elettrica in casa.

Le problematiche installative rappresentano un altro fattore significativo, comprendendo connessioni elettriche inadeguate o deteriorate, mancato rispetto delle distanze di sicurezza tra conduttori, compressione eccessiva dei cavi in canaline o tubi sottodimensionati e raggi di curvatura dei conduttori inferiori ai valori minimi prescritti.

La presenza di umidità si configura come causa rilevante e include infiltrazioni d'acqua in scatole di derivazione o quadri elettrici, condensazione in ambienti ad elevata umidità relativa e installazione di componenti con grado di protezione inadeguato rispetto all'ambiente.

I difetti nelle apparecchiature possono generare dispersioni a causa di componenti elettronici deteriorati, guasti nei filtri di soppressione EMI/RFI, malfunzionamenti nei circuiti di alimentazione e problematiche nei sistemi di messa a terra degli apparecchi.

Le interferenze elettromagnetiche rappresentano un'ulteriore causa e comprendono accoppiamenti capacitivi tra conduttori adiacenti, induzione elettromagnetica da linee di potenza vicine e disturbi condotti sulla rete elettrica.

Le carenze nel sistema di messa a terra costituiscono un fattore critico e includono resistenza di terra eccessiva, discontinuità nel conduttore di protezione, collegamenti equipotenziali mancanti o inadeguati e corrosione dei componenti del sistema di messa a terra.

L'identificazione precisa della causa alla base di una dispersione di corrente richiede un approccio metodico e sistematico, mediante l'impiego di strumentazione adeguata e l'applicazione di procedure di diagnostica standardizzate. La risoluzione delle problematiche individuate deve essere effettuata in conformità alle normative tecniche vigenti, privilegiando sempre la sicurezza degli utenti dell'impianto elettrico.

È importante sottolineare che la manutenzione preventiva periodica dell'impianto elettrico rappresenta la migliore strategia per prevenire l'insorgenza di dispersioni di corrente, consentendo l'identificazione precoce di potenziali criticità prima che queste possano evolvere in problematiche più serie con conseguenti rischi per la sicurezza.