Quanto consumano le asciugatrici: classi energetiche a confronto

Aprire l'oblò dell'asciugatrice e trovare il bucato perfettamente asciutto e profumato è una piccola grande soddisfazione quotidiana che sta conquistando sempre più famiglie italiane. Eppure, quando si sente il caratteristico ronzio di questo elettrodomestico, sorge spontanea una domanda: quanto sta incidendo sulla bolletta elettrica? Con i costi energetici in continuo aumento e una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale, conoscere i consumi delle asciugatrici e saper scegliere il modello più efficiente è diventato fondamentale. Quale differenza c'è tra un'asciugatrice di classe A+++ e una di classe C in termini di consumo? Vale davvero la pena investire in un modello a pompa di calore?

Il consumo energetico di un'asciugatrice varia considerevolmente in base alla tecnologia utilizzata, alla classe energetica e alla capacità di carico. Secondo i dati dell'ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), il consumo può oscillare da meno di 1,5 kWh fino a oltre 5 kWh per singolo ciclo di asciugatura, con un consumo annuale che può variare da circa 126 kWh fino a oltre 500 kWh.

La tecnologia è il fattore che maggiormente influenza i consumi. Le asciugatrici a pompa di calore sono nettamente più efficienti rispetto ai modelli a condensazione con resistenza elettrica. I modelli a pompa di calore consentono di risparmiare intorno al 10-15% dei consumi di energia elettrica rispetto agli apparecchi a condensazione tradizionali.

Per comprendere meglio il consumo medio delle diverse tipologie di asciugatrici, possiamo osservare che:

• asciugatrice a condensazione con resistenza elettrica consuma circa 4 kWh per ciclo completo
• asciugatrice a pompa di calore di alta classe energetica (A+++) consuma meno di 1,5 kWh per ciclo

Per conoscere con precisione il consumo medio della propria asciugatrice è importante consultare l'etichetta energetica, che riporta le classi di efficienza e il consumo annuo, stimato su una media di 160 cicli di asciugatura all'anno, con un carico del 70% sulla capacità del cestello.

Le classi energetiche delle asciugatrici sono un'indicazione fondamentale dell'efficienza energetica del dispositivo. Attualmente, le asciugatrici seguono ancora la vecchia classificazione che va da A+++ (massima efficienza) a D (minima efficienza). Tuttavia, questo sistema sta per cambiare radicalmente.

Dal 1° luglio 2025 l'etichetta energetica delle asciugatrici domestiche passerà dalla gamma "A+++ - D" alla gamma "A - G". Questo cambiamento fa parte di un più ampio processo di revisione delle etichette energetiche degli elettrodomestici a livello europeo, che ha già interessato frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie nel 2021.

La nuova etichetta introduce criteri più stringenti per la classificazione, basata sull'Indice di Efficienza Energetica (IEE). Questo comporterà che le attuali asciugatrici di classe A+++ potrebbero essere riclassificate nelle classi C o D, senza che le loro prestazioni siano cambiate.

Un altro importante cambiamento riguarda come verrà calcolato il consumo. Il consumo energetico non sarà più indicato su base annuale, ma per ogni 100 cicli di asciugatura, come già avviene per le lavatrici e le lavastoviglie.

Per dare un'idea concreta delle differenze di consumo tra le varie classi energetiche, ecco i dati dell'ENEA:

• Asciugatrice a pompa di calore di classe A+++: meno di 126 kWh/anno
• Asciugatrice a pompa di calore di classe A++: da 126 a 176 kWh/anno
• Asciugatrice a pompa di calore di classe A+: da 177 a 225 kWh/anno
• Asciugatrice a pompa di calore di classe A: da 226 a 272 kWh/anno
• Asciugatrice a pompa di calore di classe B: da 273 a 342 kWh/anno
• Asciugatrice a pompa di calore di classe C: da 343 a 445 kWh/anno
• Asciugatrice a pompa di calore di classe D: oltre 446 kWh/anno

Va sottolineato che a partire dal 1° luglio 2025, saranno ammesse sul mercato solo le asciugatrici basate sulla tecnologia della pompa di calore, a conferma della maggiore efficienza di questa tecnologia rispetto ai modelli tradizionali.

Utilizzare l'asciugatrice in modo efficiente può ridurre sensibilmente i consumi energetici e, di conseguenza, l'impatto sulla bolletta. Ecco alcuni consigli pratici:

1. Scegliere la giusta tecnologia: Le asciugatrici a pompa di calore funzionano come un condizionatore e presentano consumi nettamente inferiori rispetto ai modelli a condensazione tradizionali. L'investimento iniziale è maggiore, ma si ripaga nel tempo grazie ai minori consumi.
2. Preferire un'alta centrifuga in lavatrice: Prima di utilizzare l'asciugatrice, è fondamentale centrifugare bene i vestiti. Più i capi sono asciutti all'inizio, minore sarà il lavoro richiesto all'asciugatrice e più breve sarà il ciclo di asciugatura.
3. Utilizzare a pieno carico: È importante riempire l'asciugatrice fino al 70% della sua capacità massima per ottimizzare l'utilizzo di energia. Cicli con pochi indumenti rappresentano uno spreco di energia elettrica.
4. Selezionare il programma adeguato: Utilizzare il programma ECO quando disponibile e scegliere sempre il programma più appropriato al tipo di bucato. Non utilizzare sempre lo stesso programma di asciugatura per tutti i tipi di tessuti.
5. Manutenzione regolare: La pulizia e manutenzione dell'apparecchio sono fondamentali. Pulire frequentemente il filtro e svuotare regolarmente la vaschetta di raccolta dell'acqua garantisce prestazioni ottimali e minori consumi.
6. Evitare funzioni energivore: È consigliabile evitare la modalità stand-by, che consuma energia semplicemente per mantenere una spia accesa. Anche la funzione antipiega, utile ma dispendiosa, dovrebbe essere utilizzata solo quando necessario.
7. Sfruttare le tariffe biorarie: Se si dispone di un contratto energetico con tariffe differenziate per fasce orarie, è conveniente utilizzare l'asciugatrice nelle ore serali o nei festivi, quando l'energia costa meno.
8. Considerare l'integrazione con fonti rinnovabili: Per chi ha installato un impianto fotovoltaico, è consigliabile programmare l'utilizzo dell'asciugatrice nelle ore di maggiore produzione solare, riducendo così l'impatto economico e ambientale.
9. Valutare alternative naturali quando possibile: Nei giorni di sole è sempre preferibile sfruttare il calore naturale. L'asciugatrice dovrebbe essere uno strumento complementare e non esclusivo per asciugare il bucato.
10. Aggiornare il proprio elettrodomestico: Dal 1° marzo 2025 scatteranno nuovi criteri più stringenti per la classificazione energetica; quindi, potrebbe essere un buon momento per valutare la sostituzione di modelli vecchi e inefficienti, approfittando degli incentivi statali.

Seguendo questi consigli, è possibile ridurre significativamente il consumo energetico dell'asciugatrice, ottenendo un risparmio che, nel caso dei modelli più efficienti, può arrivare fino al 70% rispetto ai modelli tradizionali o utilizzati in modo non ottimale.