Lo smart meter è ormai ampiamente diffuso in Italia e lo sarà ancora di più nei prossimi anni. Grazie a questo dispositivo intelligente, i clienti di un servizio di fornitura possono usufruire di molti più vantaggi nella gestione della loro utenza e dei loro consumi.

Come funziona un contatore intelligente? In che cosa si differenzia dai vecchi contatori elettronici? Di seguito verranno riportate tutte le risposte e le informazioni utili in questa breve guida allo smart meter.

Il cosiddetto smart meter è un dispositivo elettronico di misurazione del consumo di energia elettrica o gas naturale, basato sul protocollo open smart grid OSGP e con sistema centrale digitale di smart metering PLC (vettore della linea di alimentazione).

Dal punto di vista del funzionamento interno è analogo ai vecchi contatori meccanici, ma possiede diversi vantaggi e funzioni aggiuntive che gli garantiscono, appunto, l’epiteto di “smart”, ovvero intelligente.

Si tratta infatti di un apparecchio intelligente dotato di funzionalità avanzate, che comprendono servizi di misurazione elettronica aggiuntivi, forme di comunicazione diretta tra il distributore e il cliente per la trasmissione dei dati, la registrazione dei consumi, l’efficienza energetica e così via.

Con i vecchi contatori meccanici, ancora installati in molte abitazioni (ma anche aziende e sedi di imprese), il cliente aveva soltanto la possibilità di leggere il dato relativo ai consumi, senza possibilità di approfondire in alcun modo l’articolazione di questi consumi, o di ricavare ulteriori informazioni dal contatore.

Inoltre, il contatore meccanico rendeva necessaria l’autolettura in autonomia con conseguente comunicazione al fornitore dei dati di consumo tramite telefono o email. L’alternativa era il pagamento di un importo stimato delle bollette del gas e della luce, pareggiato poi da una bolletta di conguaglio al termine di un determinato periodo di fatturazione.

Ora invece, con i contatori 2G, è possibile una gestione diretta dei propri consumi almeno per quanto riguarda l’energia elettrica: il cliente potrà osservare il dato giornaliero del consumo quasi in tempo reale, riducendo quindi il consumo e acquisendo maggiore consapevolezza nella ricerca dell’offerta con le tariffe più adatte alle proprie esigenze.

Con gli smart meter si riducono le bollette basate sulle stime: al netto di possibili problemi al sistema di telelettura, infatti, tutti i consumi vengono calcolati in modo automatico dalla società di distribuzione e il dato viene subito comunicato al fornitore di energia o gas, allo scopo di rendere più semplice e immediata per il cliente la gestione del contratto della propria fornitura di energia elettrica e gas naturale. Lo smart meter comunica le informazioni utili al distributore, ma di fatto è una comunicazione bidirezionale, anche dal distributore agli utenti.

In futuro, inoltre, si diffonderanno sempre più delle offerte personalizzabili, che offriranno soluzioni su misura per ciascun cliente, proprio grazie alle possibilità di misurazione precise dei contatori di seconda generazione, indipendentemente dal tipo di contratto (mercato di maggior tutela, mercato libero…) e dalle tipologie di impianti.

I contatori smart, comunque, sono in corso di installazione in tutta Italia (ed Europa), e in breve l’installazione dovrebbe essere completa, sia per l’energia elettrica che per il gas metano.

Il piano di sostituzione del vecchio contatore è a cura del distributore e dunque sarà completamente gratuita per il cliente, che non dovrà preoccuparsi di nulla. Sarà il distributore a contattare il titolare dell’utenza per concordare un appuntamento di sostituzione, inviando poi un tecnico specializzato.

Dal momento che il distributore cambia in base alla zona geografica di appartenenza, vengono installati diversi marchi e modelli di smart meter, poiché ogni società adotta il proprio. Le funzionalità e le condizioni però sono all’incirca le stesse, così come il funzionamento dell’interfaccia utente e i vantaggi per il consumatore.

Per quanto riguarda la diffusione degli smart meter in Italia per usi domestici e non, occorre ricordare che questa va di pari passo con il processo di liberalizzazione che ha coinvolto il mercato dell’energia a partire dal 1999 con il decreto Bersani. La diffusione è normata da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

Perché si parla di “contatore intelligente”? Come funziona uno smart meter e che cosa lo rende così “smart”? Gli aspetti da tenere in considerazione sotto questo punto di vista, e che diversificano il contatore elettronico moderno da quelli tradizionali, sono quattro:

• la presenza di un display elettronico attraverso il quale l’utente può interfacciarsi con le funzionalità del dispositivo. Il display elettronico garantisce una maggiore accessibilità ai dati utili che il contatore può raccogliere e aumenta la semplicità di lettura dei dati stessi;
• il sistema di raccolta dei dati, decisamente più avanzato dei modelli meccanici. È sufficiente la pressione del pulsante di lettura (in genere un pulsante rosso posto sulla parte frontale del contatore, ma il colore può variare a seconda del modello) per leggere il codice PDR, il numero di matricola del contatore, lo storico dei consumi, i consumi suddivisi per fasce orarie (per i contatori di energia elettrica), ecc. Si tratta di informazioni utili sia per comunicare con il fornitore (assieme ad altri dati identificativi come codice fiscale, partita IVA e codice utente), sia per conoscere meglio le proprie abitudini di consumo e poter intervenire per migliorarle e risparmiare in bolletta;
• la funzione di telegestione o telecontrollo, che il distributore può sfruttare da remoto. Con la telegestione da remoto la società di distribuzione può gestire il contatore a distanza, senza necessità di recarsi presso l’abitazione del cliente. Può, per esempio, procedere a disconnessione da remoto, ricollegamento da remoto o disattivazione della fornitura, ma può anche sfruttare la diagnostica da remoto allo scopo di individuare i guasti o i malfunzionamenti del contatore e poter intervenire con celerità;

la possibilità di effettuare una telelettura, o lettura a distanza. Il distributore,  grazie al telecontrollo, può anche fare una lettura del contatore da remoto, senza intervento di un tecnico letturista e senza chiedere nulla al cliente. È grazie a questa funzionalità che si riduce notevolmente la necessità di emettere bollette stimate, salvo eventuali problemi al sistema di telelettura.

Soprattutto per i settori liberalizzati, lo smart meter presenta numerosi vantaggi, sia per il cliente finale che per le società di distribuzione e di fornitura, e più in generale anche per la rete stessa. Tra questi possiamo ricordare:

• controllo trasparente dei consumi. Lo smart meter offre la massima precisione di rilevazione dei dati e registrazione dei consumi e chi lo utilizza può conoscere quasi in tempo reale i propri consumi. Il monitoraggio dei consumi giornalieri è costante e, per quanto concerne l’energia elettrica, anche diversificato per fasce orarie. Per l’energia elettrica, lo smart meter mostra anche l’energia impiegata nel momento preciso, facilitando anche l’individuazione delle perdite o di un’eventuale dispersione. Conoscendo in questo modo i consumi, l’utente è già sulla buona strada per imparare a ridurli;
• eliminazione dell’autolettura. Il cliente potrà demandare completamente al distributore questo aspetto della comunicazione con l’operatore, ottenendo una comodità in più e la sicurezza di pagare solo per quanto effettivamente ha consumato;
• semplicità di gestione dell’utenza. Grazie allo smart meter, il consumatore può richiedere al fornitore di aumentare o diminuire rapidamente la potenza assorbita, senza dover più effettuare la sostituzione del contatore. Allo stesso modo, basta una richiesta al distributore perché il contatore venga disattivato e riattivato, per esempio per una disdetta o una nuova attivazione di un contratto di fornitura. In più, è molto più veloce ottenere i dati per il cambio fornitore, per sottoscrivere nuove offerte, richiedere volture, inviare reclami e molto altro;

maggiore comodità di gestione del contatore e del rapporto di fornitura in generale per la società di distribuzione e per il fornitore. Buona parte delle operazioni che prima richiedevano l’intervento di un tecnico, possono ora essere effettuate da remoto, con un evidente risparmio di costi.