La possibilità di rateizzare la bolletta del gas è offerta a tutti i clienti finali del mercato a maggior tutela in circostanze specifiche e, a determinate condizioni, può essere garantita anche a quelli del mercato libero. Grazie alla rateizzazione, i clienti di un contratto di fornitura di gas possono pagare più agevolmente le proprie bollette nel caso queste si rivelino troppo alte.

Come fare richiesta per la rateizzazione della bolletta? Quali sono le tipologie di bollette rateizzabili? E come si pagano le rate? Di seguito verranno riportate tutte le risposte in questa guida alla rateizzazione della bolletta del gas naturale.

Quando si parla di rateizzazione della bolletta del gas si fa riferimento alla possibilità di pagare a rate le bollette nel corso dei mesi successivi. Per sapere come rateizzare la bolletta del gas bisogna conoscere:

• la propria tipologia di contratto. Infatti, la possibilità di richiedere e ottenere un piano di rateizzazione varia a seconda del mercato scelto (mercato libero o mercato di maggior tutela), nonché, nel caso del mercato libero, delle condizioni minime contrattuali applicate da ciascun operatore;
• le tipologie di bollette rateizzabili. Non è sempre possibile ottenere la rateizzazione, occorrono determinati requisiti a livello di importo totale della fattura, oppure di errori nella stima dei consumi o malfunzionamenti del contatore;
• la modalità di richiesta della rateizzazione, che dipende in genere dal proprio fornitore, nonché le tempistiche per presentare la domanda.

In concreto, occorre presentare una domanda di rateizzazione al proprio fornitore, accertandosi preventivamente di avere la possibilità e il diritto di ottenerla. Le modalità di presentazione e le varie possibilità, come detto, variano a seconda di diverse circostanze.

Dal punto di vista della normativa di riferimento, la rateizzazione delle bollette è materia di competenza di ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), che si occupa appunto di normare in Italia il settore dell’energia. Sulla rateizzazione la prima delibera è stata la n. 200/99, che ha regolato in generale i criteri dell’accesso ai piani di rateizzazione; successivamente,  più nel dettaglio, è stata emanata la delibera n. 229/01, sulla disciplina relativa alla rateizzazione del pagamento dei corrispettivi per la vendita di gas, la n. 148/06, che disciplina le tempistiche e le modalità di rateizzazione, seguita poi dalla n. 258/15, che specifica alcune casistiche relative alla rateizzazione nel servizio di maggior tutela e in caso di morosità del cliente, e infine dalla n.17/16, che tratta la fatturazione di importi anomali sia per il gas che per l’energia elettrica.

In particolare, prima dell’emanazione della delibera 258/15, ossia fino al giugno del 2015, il cliente poteva richiedere la rateizzazione della bolletta fino al momento della scadenza della stessa; ora, le tempistiche per la richiesta di rateizzazione sono state allungate, così da facilitare ai consumatori la possibilità di usufruirne, e sono salite a 30 giorni a far data dal giorno dell’emissione della bolletta, fino ai 10 giorni successivi alla scadenza. La prima rata verrà emanata nel mese immediatamente successivo alla richiesta.

Quando sussiste la possibilità di ricorrere alla rateizzazione, è sempre indicato in bolletta se il cliente ne ha diritto (in genere nella sezione conclusiva della bolletta di sintesi o di dettaglio, alla voce “comunicazioni con il cliente”). In più, a propria discrezione, il fornitore può anche offrire al cliente un piano di rateizzazione anche qualora non debba farlo per legge, per esempio nel caso in cui debba recuperare un credito sostanzioso da un cliente.

Si ricorda infine che la rateizzazione è compatibile con le agevolazioni sulle tariffe e con tutte gli altri sconti e forme di risparmio in bolletta, sia quelli erogati dal fornitore che quelli pubblici (per esempio, il bonus gas).

Come già riportato, in alcuni casi il cliente finale ha il diritto di ottenere la rateizzazione della bolletta del gas; a tutela di questo diritto, per quanto riguarda il servizio di maggior tutela, ARERA ha fissato i seguenti casi in cui la bolletta del gas è rateizzabile:

• quando la bolletta di conguaglio ha un importo superiore al doppio di quello più elevato tra le bollette in acconto precedenti, a partire dal penultimo conguaglio (a meno che la differenza tra addebito nella bolletta di conguaglio e addebiti fatturati nelle bollette stimate non vada attribuito alla variazione stagionale dei consumi). Concretamente, se il cliente ha ricevuto prima del conguaglio diverse bollette stimate in base all’autolettura, e la più cara ha un importo pari a, per esempio, 50,00 €, allora può richiedere il pagamento a rate se la bolletta di conguaglio supera i 100,00 €, cioè il doppio dell’importo alto menzionato, con l’eccezione dei consumi stagionali;
• quando viene accertato un guasto o malfunzionamento del contatore del gas, per cui il consumatore si trova a pagare cifre (magari piuttosto elevate) per tutti i consumi non fatturati in precedenza;
• quando non vi è stata la lettura del contatore da parte del distributore locale nonostante il contatore si trovasse in posizione accessibile. In questa circostanza, la bolletta di conguaglio può essere pagata a rate.

Inoltre, perché possa essere rateizzabile, in tutti i casi, la bolletta deve avere un importo superiore a 50,00 €.

Per quanto riguarda invece il mercato libero, la possibilità di richiedere la rateizzazione non dipende dai regolamenti di ARERA ma è stabilita in base alle condizioni contrattuali. Dal momento che offrire la possibilità di rateizzare non è obbligatorio da parte del fornitore nel mercato libero, è sempre bene per il cliente leggere con attenzione tutte le clausole al momento della sottoscrizione del contratto di fornitura, anche in merito alla possibilità di rateizzazione.

Il modulo di richiesta per la rateizzazione della bolletta del gas può variare da operatore a operatore. In linea di massima, un modulo standard contiene:

• i dati personali del cliente (nome, cognome, codice fiscale per utenze domestiche o partita IVA per utenze non domestiche), con recapito telefonico e indirizzo e-mail. In alcuni casi può essere richiesta anche una fotocopia della carta d’identità;
• il titolo del firmatario del modulo (ovvero cliente titolare dell’utenza, oppure delegato, legale rappresentante ecc.);
• i dati identificativi della fornitura, in particolare il codice PDR per il gas e il codice cliente associato alla fornitura;
• l’effettiva richiesta di rateizzazione. In genere un modulo di richiesta contiene già alcuni campi precompilati che è possibile selezionare al bisogno; le informazioni richieste, comunque, riguardano l’individuazione precisa della fattura per cui si richiede la rateizzazione, inclusa di tutti gli estremi (data, numero e altri dati).

Non in tutti i casi, comunque, sarà necessario utilizzare un modulo. A seconda del fornitore e della circostanza, può essere sufficiente anche una richiesta telefonica al numero verde del servizio clienti, un'email o un passaggio agli sportelli, purché si comunichino i dati fondamentali sopra riportati. Alcuni operatori richiedono inoltre l’accettazione scritta del piano rate prima di procedere alla creazione effettiva. La modalità di invio della domanda, in ogni caso, va sempre preventivamente richiesta con precisione al proprio operatore.

I fornitori offrono ai clienti, di norma, tutte le modalità standard di pagamento anche per le bollette rateizzate. Queste includono:

• il sistema tradizionale con bollettino postale precompilato;
• il bonifico bancario o l’addebito automatico sul conto corrente;
• il pagamento online a mezzo di carta di credito, carta di debito o altri servizi di pagamento via web.

Se il cliente non paga alla scadenza della prima rata o delle successive, il fornitore ha la facoltà di richiedere immediatamente tutto l’importo rimanente, sospendendo il piano di rateizzazione. Non esistono, inoltre, piani con rate cumulabili.

Il piano di rientro della rateizzazione, ossia la modalità di distribuzione dei pagamenti e il numero di rate, varia a seconda del tipo di mercato:

• nel mercato libero, è il fornitore che può offrire la scelta tra più piani, così da venire incontro alle esigenze dei consumatori;
• nel mercato tutelato, le rate devono essere tutte di pari importo; inoltre, il numero di rate deve essere uguale o superiore al numero di bollette stimate ricevute dopo l’ultima bolletta di conguaglio, e in ogni caso non inferiore a due. Le rate devono inoltre essere richieste con la stessa periodicità delle normali bollette.

In entrambi i casi, il cliente deve pagare una quota di interessi sulla rateizzazione. Questo è composto in tutti i casi da un tasso di interesse detto TUR (tasso di riferimento), stabilito a livello comunitario dalla Banca Centrale Europea e pari allo 0% dal 2016: ciò significa che, in genere, non vi sono interessi sulla bolletta rateizzabile o rateizzata. A meno che non si sommino altre voci di spesa, ossia il tasso di interesse addizionale, stabilito dal fornitore e un costo di gestione della pratica di rateizzazione.

Non è raro, comunque, che non vi siano interessi per il cliente finale, che si troverà quindi a pagare soltanto per il debito rimanente accumulato. Se anche vi sono degli interessi, salvo casi eccezionali, si tratta sempre di cifre molto basse, tali da non incidere sul costo totale della bolletta.