Quando si effettua  la lettura dei consumi presenti nella bolletta della luce è comune per molti utenti non riuscire a capire le molte voci che non sono di immediata comprensione, come alcuni concetti quali il costo medio unitario o l'onere di sistema, e limitarsi a pagare la bolletta senza comprenderla.

Con questa semplice guida si provvederà a chiarire alcune voci per rendere la bolletta molto più leggibile e comprensibile. Qualsiasi sia il fornitore di riferimento, infatti, la bolletta della luce segue un'impostazione che è la stessa per tutti, come stabilito da ARERA, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

Di seguito vengono riportate delle semplici indicazioni per leggere, calcolare la bolletta della luce e per imparare a risparmiare sui consumi.

La spesa per l'energia elettrica che ogni mese viene conteggiata sulla bolletta varia in base a una serie di fattori, come:

• le dimensioni dell'abitazione e il numero di componenti del nucleo familiare che la abita;
• la quantità e la tipologia degli elettrodomestici di uso domestico;
• il comportamento e le abitudini dei consumatori;
• la potenza impegnata;
• la residenza o meno all'indirizzo di fornitura;
• il fornitore scelto e il tipo di contratto con esso stipulato, nonché la tipologia di mercato (mercato libero o servizio di maggior tutela);
• le dimensioni dell’impresa, il tipo di attività e l’utilizzo dei macchinari all’interno di essa.

Queste voci influenzano la bolletta media della luce, giustificando la differenza di costi tra un nucleo familiare e un altro. In maniera analoga, fattori molto simili influenzano il contributo richiesto per le utenze di uso non domestico, ossia le imprese.

La spesa media mensile di una coppia che vive in 50 mq utilizzando due televisori, un computer, un frigo, la lavastoviglie e la lavatrice sarà quindi diversa da quella di una famiglia di 4 persone che vive in un'abitazione di 150 mq, utilizzando gli stessi elettrodomestici. La situazione cambia ulteriormente a seconda che si utilizzi anche un condizionatore e un boiler elettrico per avere acqua calda.

Al costo medio mensile dell'energia e alla sua quota fissa, però, sulla bolletta si sommeranno altri elementi e componenti, che andranno a influire sull'importo totale dell'utenza. Per esempio, alcune voci di spesa hanno varie distinzioni al loro interno, come la quota potenza, che dipende dalla potenza impegnata dal contatore, e la quota variabile, che moltiplica il consumo di un determinato periodo con il costo di un kWh.

La bolletta della luce si compone di tre voci principali, i servizi di vendita, i servizi di rete e le imposte.

Più della metà della spesa esplicitata dalle voci sulla bolletta corrisponde ai servizi di vendita, ovvero al costo a cui il fornitore acquista energia elettrica dal distributore e la rivende al cliente finale. In questo prezzo sono compresi quindi il prezzo dell'energia (PE), il prezzo di commercializzazione e vendita e il prezzo di dispacciamento.

Il prezzo energia varia a seconda del fornitore con cui si è stipulato il contratto, nel mercato libero i fornitori possono offrire prezzi bloccati del costo dell'energia per più mensilità, in modo tale che il consumatore sappia sempre quanto sarà il costo, senza ricevere sorprese sgradite in bolletta.

I servizi di rete, invece, comprendono la spesa di trasporto e gestione del contatore e gli oneri di sistema (un tempo riuniti in un'unica voce che si chiamava, appunto, servizi di rete).

In particolare, la spesa per il trasporto e la gestione del contatore comprende le spese che il fornitore sostiene per il trasporto di energia elettrica. Questi costi sono gli stessi per tutte le compagnie, in quanto tutti i fornitori utilizzano le stesse infrastrutture presenti sul mercato, e sono stabiliti anch'essi da ARERA.

Le imposte si compongono invece di IVA, imposta sul valore aggiunto, e accisa, imposta nazionale erariale di consumo che si calcola sulla quantità di energia utilizzata. In base alla potenza sono previsti kwh esenti da accise (nello specifico 150 kw/h per forniture fino a 3 kw/h residenti). Sono valori costanti per ogni fornitore e si modificano solo in caso di decrescita o incremento delle tasse.

Gli oneri di sistema calcolati in bolletta, l'ultima voce da tenere presente, rappresentano le imposte aggiunte negli anni dai vari decreti ministeriali, e si compongono di oneri legati alle attività di smantellamento delle centrali nucleari, incentivi all'energia green e alle fonti rinnovabili, agevolazioni per il settore ferroviario, ricerca di sistema, agevolazioni alle industrie produttrici di energia, oneri per il bonus elettrico.

Per calcolare la bolletta media della luce occorre tenere presente l’esistenza di diversi fattori che influenzano i consumi e il costo dell'energia per il cliente finale.

Per prima cosa occorre differenziare il tipo di abitazione, la grandezza di un’impresa e le caratteristiche della casa, se si tratta di un appartamento in un condominio o di un'abitazione indipendente, dopodiché è importante sapere se si tratta di una prima o seconda casa.

Le variabili che incidono sul prezzo finale, in quanto influenzano il consumo annuo delle utenze luce, sono:

• il numero di persone occupanti;
• i metri quadri sui quali si estende l'abitazione o l’impresa, le tipologie di macchinari utilizzati e la frequenza di utilizzo, le ore di produzione;
• il livello di isolamento e la presenza di un termostato;
• la tipologia di riscaldamento;
• la modalità di riscaldamento dell'acqua (caldaia, scaldabagno elettrico o scaldabagno a gas);
• il modello di cucina utilizzato, se elettrica, dotata di bombola del gas o a gas metano;
• l'eventuale presenza di un impianto fotovoltaico o altra fonte di energia rinnovabile;
• l'installazione di impianti per l'efficienza energetica.

Dopodiché, occorre tener presente la potenza di energia impegnata (nel caso in cui si superino i 16,5 kw e non sia presente il limitatore il conteggio viene effettuato sulla potenza massima prelevata nel mese) sottoscritta nel contratto di fornitura e se l’offerta si colloca su una tariffa monoraria o una tariffa bioraria.

La quantità e la tipologia degli elettrodomestici o dei macchinari di un’impresa utilizzati incidono ulteriormente sul consumo fatturato, così come l'offerta presentata dal fornitore con cui si è stipulato un contratto, se appartenente al mercato tutelato o al mercato libero.

Come anticipato, il costo della bolletta media mensile di energia elettrica dipende dalla quantità del consumo, che a sua volta dipende dalle caratteristiche dell'abitazione o dell’impresa, dal numero degli occupanti e dagli elettrodomestici o dai macchinari utilizzati, dalla potenza impegnata e dal fornitore selezionato.

L'Istat valuta che in Italia la spesa annua media per l'energia di una famiglia tipo si aggiri intorno ai 500,00€.

Tuttavia, è possibile risparmiare valutando in primis la possibilità di scegliere un'offerta del mercato libero, che può offrire un prezzo fisso e bloccare i prezzi dell'energia per più mensilità evitando bruschi sbalzi di prezzo sulla bolletta, e contratti a condizioni vantaggiose.

Se si vuole cambiare il fornitore, bisogna considerare sia il proprio utilizzo energetico che le offerte di tutti gli operatori e le società elettriche che operano a livello nazionale o nelle varie regioni. Si può anche cambiare regime tariffario facendo richiesta per una offerta bioraria. Con un'offerta bioraria, l'addebito si baserà sulla distribuzione dei consumi nelle diverse fasce: la corrente si pagherà di più nei giorni infrasettimanali (dal lunedì al venerdì) ma molto meno nel weekend e di notte.

Inoltre, per sapere come ridurre i costi, è importante anche capire quali sono le voci che più influenzano il costo totale in bolletta, considerando, ad esempio, l'eventualità di utilizzare elettrodomestici o macchinari di una classe energetica più alta e quindi meno dispendiosi in termini di energia, o adottare comportamenti virtuosi, improntati al risparmio energetico.

Gli elettrodomestici spesso ricoprono le voci di spesa maggiori, soprattutto quando si tratta di frigoriferi e congelatori, che influenzano circa il 25% della bolletta. Il consumo di lavatrici e lavastoviglie si attesta sul 15% del totale, il televisore, gli apparecchi di intrattenimento e i computer influenzano l'importo della fattura per circa il 20%. La restante parte dei consumi si divide fra le spese di elettrodomestici minori e boiler elettrici, che si attesta sul 30%, e le spese di illuminazione, che però riveste un peso sempre minore sulla bolletta grazie all'utilizzo di lampadine a led e a risparmio energetico.

I consumi che vengono fatturati in bolletta possono essere consumi rilevati o consumi stimati.

Per consumi rilevati si intendono i dati dell'effettivo consumo di energia elettrica, rilevati grazie alla telelettura del contatore da parte della società fornitrice o dell'invio dei dati dell'autolettura effettuata dal cliente. In questo caso l'importo fatturato è corretto e inerente all'effettivo consumo di energia. Nel caso di reali inviate dal distributore, comunque, può avvenire una rettifica di quanto trasmesso in periodi successivi

Quando i consumi sono invece stimati, significa che è mancata la lettura dell'effettivo consumo energetico , e la cifra da pagare non sarà in base ai dati effettivi, ma si baserà su un calcolo indicativo svolto dalla società fornitrice ogni mese, bimestre, trimestre ecc... A seguito della lettura del contatore e quindi della visura dei dati effettivi, al cliente verranno poi addebitati o accreditati gli importi di differenza tra il valore stimato e i consumi verificati.

Nel caso in cui il consumo stimato sia inferiore a quello rilevato con la successiva autolettura, il fornitore provvederà ad inviare al cliente una bolletta di conguaglio, con il quale andrà a saldare le differenze non ancora fatturate.

Come si fa a pagare la bolletta di conguaglio? Si possono usare tutti i metodi standard (addebito su conto corrente, bollettino ecc.) e se l'importo supera una certa soglia stabilita da contratto è anche possibile richiedere la rateizzazione.

Se invece sarà il cliente a trovarsi in una situazione di credito, l'importo pagato nella bolletta con i consumi stimati verrà scalato dalla bolletta successiva o restituito tramite bonifico o assegno, una volta completata la lettura del contatore.